San Cassiano, il patrono di Bressanone

Leggenda

San Cassiano era un martire cristiano e un santo, che probabilmente fu vittima delle persecuzioni dei cristiani sotto l’imperatore romano Diocleziano (attorno al 240-305 dopo Cristo). San Cassiano era insegnante di stenografia a Imola ma, durante le sue lezioni, si rifiutava di adorare le divinità romane insegnando, invece, il cristianesimo. Di conseguenza, quando fu condannato a morte, pare che i suoi allievi lo legarono ad una colonna di marmo e, con i loro stiletti con cui all'epoca incidevano le tavole di cera, lo trafissero a tal punto che morì a causa delle severe ferite che gli inflissero.Secondo la leggenda paleocristiana, Cassiano fu anche vescovo di Brescia o di Sabiona. E, anche se non dimostrabile storicamente, dall’845 è il patrono della chiesa episcopale di Sabiona e Bressanone.

 

Reliquia di Cassiano

Nel 1704 una reliquia del braccio di San Cassiano fu consegnata al Duomo di Bressanone. In suo ricordo e per gratitudine che la città fu risparmiata dalla guerra e dai saccheggi, da allora i cittadini di Bressanone promisero solennemente di celebrare annualmente una processione in suo onore. Questa tradizione viene festeggiata ancora oggi.

 

Annotazioni

Quando il sepolcro del Santo fu aperto nel 2004, le ferite sul suo cranio dimostrarono chiaramente la sua identità e il suo martirio. San Cassiano fu eletto anche patrono di Imola e di Città del Messico. Inoltre, è il santo patrono degli insegnanti e degli stenografi.

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